Così ieri, 6 giugno 2013, è stato presentato Mazzarri, il nostro nuovo allenatore.
Ovviamente mi sono visto integralmente la sua conferenza di presentazione, come ho fatto per tutti quelli che l'hanno preceduto almeno da Mancini ad oggi.
La prima impressione è che fosse leggermente sotto pressione, tanto è vero che beveva un sorso d'acqua alla fine di ogni sua risposta, mentre il giornalista di turno formulava una nuova domanda. E' un uomo abbastanza istintivo, non ha la calma che ho visto in altri allenatori che l'hanno preceduto. Poco spazio alle battute (alla Stramaccioni), pochi complimenti al blasone della società e al ricordo di precedenti trionfi (alla Leonardo), beh Mourinho non lo cito neanche perché la sua presentazione era stata da sola uno spettacolo, dato che aveva folgorato tutti i giornalisti subito al primo incontro. Mancini arrivò abbronzatissimo e molto sorridente, certamente più disteso del Mazzarri visto ieri.
Mi è piaciuto, del nuovo mister, il senso del lavoro, che non avevo visto ribadire così tante volte a nessuno dei suoi predecessori (Mourinho a parte, che però aveva un registro tutto suo). Se ci basiamo su questo aspetto, Mazzarri è l'uomo giusto al momento giusto. Ha parlato dell'importanza degli allenamenti (per 15 giorni dobbiamo allenarci, allenarci, allenarci, poi penseremo alle amichevoli, e così ha cancellato alcuni incontri già stabiliti dalla società); ha parlato dell'importanza di pensare da squadra e non per se stessi, concetto MOLTO attuale nell'Inter di oggi, che sembra un gruppo di anime poco amalgamato. Ha poi parlato di un lavoro sulla testa, per ritrovare l'autostima ed essere sintonizzati su un progetto comune. "Parlerò con ciascuno di loro per una mezzora, per capire e per conoscerli"... Insomma ha badato al sodo, senza perdersi in troppi complimenti (ne ha fatti, piuttosto, a se stesso, nel ricordare spesso i suoi successi del passato, ma lo sappiamo, è nel suo carattere), ribadendo con fermezza l'importanza di allenarsi, di prepararsi bene atleticamente, e di essere squadra.
Non ha voluto farsi prendere in trappola col mercato, e ha fatto bene, ha un po' mentito quando gli hanno chiesto degli arbitri, dicendo che lui non ne ha più parlato (quando ogni domenica ne parlava), mentre la domanda intendeva svegliarlo (e spero lo facciano SUBITO Baresi e gli interisti al suo fianco) che all'Inter non troverò NESSUN aiuto, altro che Napoli.. Il Napoli è stata molto tutelata quest'anno, un po' meno del Milan, ma direi che al secondo posto ci sono proprio i partenopei.. All'Inter la musica sarà molto diversa ed è bene che gli e lo dicano subito, per rischiare di trovarci coi nervi già alla terza giornata e lui che perde il controllo della situazione perché si incazza con gli arbitri...
Infine un riferimento timido a Mourinho, arrivato da un giornalista addirittura di Al Jazeera, al quale ha risposto che non guarda al passato, anche se la stima per Mourinho ce l'ha, essendo un allenatore vincente... E dire che questo è un po' il succo.
Adesso andrà in vacanza, poi, mi sembra dall'8 luglio, si partirà. Mi auguro che lo si faccia col piede giusto, ovvero che all'Inter lui verrà lasciato libero di fare le sue scelte e di imporre il suo metodo di lavoro, senza che qualcuno si metta a piangere o lo cominci a mettere in discussione. Abbiamo cambiato cinque allenatori dopo Mourinho, questo è il sesto. Guardiamola sulla scaramanzia, dopo Mancini e Mourinho è tornato un allenatore il cui cognome inizia per M, ma soprattutto uno che non ha mai fallito i suoi obiettivi, quindi, piaccia o non piaccia, è comunque una persona capace.
In conferenza ha fatto capire che l'esperienza dei vecchi è importante, ma nel calcio di oggi conta CORRERE, arrivare prima sul pallone e lui questa cosa la valuterà nelle sue scelte, facendo capire che preferisce qualche giocatore in più con corsa, anche se con meno esperienza, rispetto a quelli "esperti", ma lenti o logorati. Mi sembra un buon punto di partenza.
Ultima nota voglio scriverla su Ranocchia. Mi sembra che girino troppe voci di mercato intorno a lui. STIAMO MOLTO ATTENTI, perché la Juve fa finta che Ranocchia sia un buon giocatore, ma loro sanno benissimo (e lo ammettono anche i milanisti) che Andrea è il miglior difensore centrale italiano e la Juventus si sistemerebbe definitivamente se lo prendesse. Considerando il fatto che alla Juve diventerebbe un fenomeno, per tutte le cose che gli consentirebbero di fare, e che all'Inter gli arbitri non gli perdonano (sempre il solito discorso). Noi ci abbiamo visto bene su di lui e lo abbiamo preso prima della Juventus tre anni fa, spero davvero che l'Inter non faccia la cazzata di darlo alla Juventus: va bene scambiarsi i mezzi giocatori, ma quelli forti, soprattutto in un ruolo dove è difficile trovare atleti forti, non dobbiamo neanche trattarli.
Ranocchia ha avuto una stagione negativa, perché tutta l'Inter l'ha avuta, forse ha pesato in lui anche la zavorra del processo di Bari, adesso è libero anche da quello e finalmente abbiamo un allenatore SERIO. Piuttosto cediamo Guarin e Handanovi, non Ranocchia.
HYMNE